Le coincidenze non esistono. Nulla avviene per caso.

Di sicuro sarà capitato a noi o a persone che ce l’hanno riferito, di vivere, nella propria vita, situazioni, a volte curiose, a volte incredibili da poterle definire straordinarie
o così importanti da stravolgere l’originale progetto di vita che avevamo in mente di realizzare.

Si dice che sono “coincidenze”: è come se, a nostra insaputa, un intrigo di fili, collega eventi, persone e informazioni. Infatti, a volte, inaspettatamente, otteniamo lo scioglimento di un dubbio o la risposta che cercavamo ad una domanda, leggendo un libro o ascoltando una canzone oppure quando avviene l’incontro casuale con un vecchio amico che avevamo pensato o che riceviamo una sua telefonata inaspettata; o, ancora, l’incontro non previsto con l’anima gemella in un luogo inaspettato in un tempo non programmato.

Questa non è casualità, ma “sincronicità”.

Tutto intorno a noi è permeato di messaggi sottili che, a causa del nostro modo frenetico di vivere, non riusciamo a individuarli, a comprenderli né ad apprezzarli.

Negli eventi lieti della nostra vita veniamo circondati da persone care che condividono la nostra gioia; in quelli tristi, quasi per incanto, vengono a darci conforto altre che non fanno parte della nostra sfera affettiva eppure ci sostengono, ci incoraggiano e ci aiutano. L’esperienza che stiamo vivendo, in entrambi i casi, ci fa percepire che non siamo soli.

Quando decidiamo di vivere la nostra vita da autosufficienti, dimentichiamo che, di noi, sappiamo solo una parte della nostra storia perché ci sfugge tutto quello che è inconsapevole. Ed è l’inconscio che modella la nostra storia.

A tutti prima o poi capita di vivere coincidenze incredibili capaci di modificare almeno in parte il corso della propria esistenza: sono quelli che Jung definisce “eventi sincronistici”, cioè fenomeni in grado di cambiare l’immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci a nuove prospettive.

Riflettendo su un evento sincronistico, possiamo riuscire a trovare la direzione per noi più giusta da seguire; ad imparare a sfruttare le coincidenze per comprendere meglio noi stessi e per dare alla nostra esistenza maggiore pienezza.

Un evento sincronico è quello che tiene in equilibrio gli aspetti materiali e non materiali delle nostre motivazioni sia professionali, sia relazionali che di autorealizzazione facendo delle nostre attività un modo conscio di affermare chi siamo e quali siano le cose che riteniamo importanti.

Lo psicologo Carl G. Jung è stato colui che ha coniato il termine sincronicità, facendo riferimento a “la simultaneità di due eventi legati dal senso, ma non causalmente”. concludendo che vi è un’intima connessione tra l’individuo e il suo ambiente.

Nel corso della nostra vita, un evento sincronistico, che di solito si verifica quando meno ce l’aspettiamo, è in grado di fornire la scintilla psicologica necessaria iniziare un nuovo capitolo della nostra storia personale e influenzando i nostri pensieri, per questo motivo dobbiamo essere ricettivi e attenti al mondo che ci circonda, creando l’apertura per la possibilità di sincronicità. Anche nei momenti più bui può verificarsi un evento sincronistico che ci aiuta a trasformare l’oscurità in un’esperienza di rinascita e di continuità, dandoci un’ulteriore occasione di ricordare e di dire chi siamo.

Tutto dipende da una forza potente che ci collega all’universo e favorisce determinate conoscenze, relazioni e avvenimenti.

Le persone e gli avvenimenti che compaiono nella vostra vita nascondono importanti motivi, significati e spiegazioni.

Per questo dobbiamo escludere pensiamo che incontri e rapporti siano casuali: tutto dipende da una forza potente che ci collega e favorisce determinate conoscenze e relazioni.

Quanto più siamo consapevoli del nostro ambiente, tanto più probabile è che la sincronicità attorno a noi si manifesti, dobbiamo solo essere vigili. Quando prendiamo coscienza delle sincronicità, con l’intenzione di farla evolvere per realizzare il nostro destino, stiamo attuando il Destino Sincronico. Diventiamo parte attiva nel grande piano creativo, dando uno scopo, un significato, una direzione, una intenzione alle coincidenze; con le nostre interpretazioni e conseguenti azioni, trasformeremo le Sincronicità in Destino Sincronico. < >Se scorriamo le circostanze e manteniamo un atteggiamento ricettivo e aperto, lasciandoci trasportare dalla nostra intuizione e dalla notra saggezza interiore, si aprirà un “magico” che ci offrirà l’esperienza della sincronicità. Se ascoltiamo i messaggi che ci vengono inviati possiamo fare di questi messaggi una buona guida per la nostra vita. Se adottiamo un atteggiamento simbolico nei confronti della nostra vita, esplorando il significato di cio’ che ci succede, e quindi attiviamo la nostra capacità di creare una totalità a partire dagli eventi accidentali e diversi che ci capitano, ci accorgeremo che indipendentemente dall’intreccio, dall’ambientazione e dai personaggi, maggiori o minori che siano, nelle storie della nostra vita niente succede per caso.

Non c’è bisogno di essere poeti per intuire che l’Universo, o per lo meno la nostra Terra, ci parla in ogni modo possibile. Ogni rapporto è una specie di sincronicità: un evento unico in cui un incontro esterno di individui assume rilevanza emotiva, simbolica e trasformativa. Molti degli eventi mostrano che siamo collegati agli altri con legami molto più forti di quanto spesso non siamo in grado di riconoscere, e che ognuna delle coincidenze significative conferma il concetto junghiano di inconscio collettivo, secondo cui ogni essere umano condivide a livello psicologico e spirituale un legame con tutti gli altri esserei umani.

Frasi fatte come “Ti succederà quando meno te lo aspetti” riflettono una verità: nel momento in cui siamo più concetrati, oppure più aperti, rispetto ai nostri limitati progetti, attiviamo nell’intreccio della nostra vita una fase di grandi potenzialità.

Come ha scritto Paulo Coelho nell’Alchimista:

«Per arrivare fino al tesoro dovrai seguire i segnali. Dio ha scritto nel mondo il cammino che ciascun uomo deve percorrere. Dovrai soltanto leggere quello che ha scritto per te».

Quante volte nella vostra vita avete detto: «È un segno del destino!»? Ma sapete che cosa significa? Ci avete mai pensato? Significa che tutti siamo convinti che l’Universo mandi dei segni … ogni volta che avviene una coincidenza è come se Dio compiesse un miracolo restando anonimo..

Voglio riportarvi questo testo del famoso iniziato del secolo scorso Omraam Mikhaël Aïvanhov, che ha lasciato scritto quanto segue:

Benché la Terra sia altamente popolata, molte delle angosce percepite dagli esseri umani derivano dalla sensazione di essere stati proiettati nel mondo come in un deserto dove si trovano soli, smarriti, senza nessuno che risponda alle loro domande e alle loro richieste!

Ebbene, no, essi non sono soli, e se ne renderanno conto il giorno in cui prenderanno coscienza che fanno parte di un tutto, che questo «tutto» è vivo e che, essendo vivo, possono avere ininterrottamente scambi con esso: se parlano, da qualche parte ci sono sempre delle creature che li sentono e che rispondono.

Per tutto quello che facciamo, diciamo o chiediamo, riceviamo risposte: conferme o obiezioni, approvazioni o condanne.

Il mondo invisibile è continuamente presente, qui, intorno a noi: ci guarda, ci ascolta e ci dà sempre delle risposte. Il suo linguaggio, molto diverso dal nostro, non è di facile comprensione; e sta a noi interpretare.

Il mondo invisibile ci risponde sempre. Ecco l’origine di segni e coincidenze. Se volete che una coincidenza significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi offra. L’imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora accorti di essere dei personaggi.

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