L'uomo-microcosmo è la quintessenza dell'universo-macrocosmo, e contiene in sé tutte le sue parti.
Le parti del macrocosmo sono poi in correlazione causale con le singole parti del microcosmo e presiedono al loro destino.
L'uomo riunisce in sé le forze cosmiche, rispecchiandole nel suo interno.
Le forze cosmiche imprimono il loro sigillo particolare su ogni cosa.
Le forze sono il "signator", il contrassegno è la "Signatur" e le cose contrassegnate sono i "Signata".
Grazie al segnatore, noi possiamo comprendere l'interno delle cose mediante la sola osservazione del loro esterno; infatti anche nell'uomo il nocciolo spirituale si rispecchia nel volto e nell'abito complessivo (fisiognomia).
Taluni di questi segni sono manifesti, altri occulti.
La malattia è per Paracelso qualcosa d'invisibile, cui bisogna giungere attraverso l'esame del visibile, dei sintomi.
Questo invisibile deve essere ritrovato non nell'uomo, ma nella natura, quale corrispondenza al principio curativo.
La malattia non è che il sintomo, il fenomeno esterno della lotta dell'"uomo interno" contro le tendenze degenerative e distruttive della propria natura, causa della debolezza o della colpa dell'Io.
La malattia consiste dunque in una totalità o non in una qualità penetrata nel corpo dall'esterno.
Paracelso insegna che per lui il corpo è sano e perfetto; ciò che lo renderà malato, sarà l'influsso delle disarmonie spirituali e delle cattive disposizioni, nel caso di affezioni ereditarie.
La terapia paracelsiana consiste nella ricerca del farmaco adeguata ai singoli mali.
Concependo la natura organica nella sua trasformazione puramente fisiologica, egli cerca di individuare le forze che generano le trasformazioni, afferrandone l'azione correlativa tra macrocosmo e microcosmo, intervenendo in modo benefico e restauratore per ristabilire l'equilibrio turbato dalle impurità spirituali e dai mali influssi cosmici.
L'uomo si nutre di cose perfette in sé, le quali, entrando nell'organismo, subiscono delle alterazioni che a volte possono essere dannose, qualora l'alchimista interno non sappia vigilare su tutti gl'influssi.
In tal caso si produce la malattia, sviluppandosi da uno dei cinque enti.
Tratto da "Il tesoro dei tesori. Scritti magici alchemici e ermetici" di Paracelso
Nessun commento:
Posta un commento