La disumanizzazione digitale dell’umanità

26/02/202 - Ray Kurzweil non ha un Dio da onorare. Ha una macchina, e vuole che tutti noi passiamo a questa versione digitale del divino. Vuole che diventiamo supercomputer in tutto e per tutto.

La chiama ‘la singolarità’, un nome che suona quasi religioso. La singolarità sta per ‘la fusione del reale con il sintetico’.

Kurzweil vede questo come un atto supremo che porrà fine alla necessità dell’evoluzione umana, grazie al trasferimento del significato e scopo della vita, in un’enciclopedia elettro-digitale ‘in tempo reale’, composta da trilioni di circuiti elettrici senz’anima che scimmiottano ciò che noi chiamiamo ‘conoscenza’.

Non è solo a pensarla in questo modo. Ci sono Zuckerberg, Schwab, Musk e chissà chi altro. E poi c’è tutta una scia di seguaci che si estende dietro, che viaggiano tutti nella stessa direzione. Decine di milioni, se non miliardi.

Non si descrivono come credenti nella ‘singolarità’, semplicemente adorano lo stesso totem digitale e gli permettono di prendere gradualmente il controllo delle loro vite, megabyte dopo megabyte, gigabyte dopo gigabyte, fino a quando non possono più essere descritti come umani.

Quando vedi persone che guardano costantemente verso il basso, ti rendi conto che si stanno metamorfosando in qualcosa di meno che umano.

L’aspirazione, ovvero il desiderio di crescere, imparare ed essere più di quello che si è, è un’azione che si muove verso l’alto. L’impulso dell’aspirazione a uno stato di coscienza superiore è un movimento ascendente. Come un albero o un fiore tendono verso l’alto per raggiungere la luce, così facciamo noi umani.

Ma quelli sedotti dai loro cellulari, I-pod, tablets etc. guardano sempre in basso. Giù in un luogo dove l’unica luce è il bagliore alimentato a LED sulla faccia del loro apparecchio.

Lentamente ma inesorabilmente gli esseri umani si stanno trasformando in ciò da cui sono dipendenti. Stanno perdendo la loro capacità di vedere e rispondere alla vera Luce, il loro angelo guida e il loro legame innato con la coscienza cosmica universale.


Stanno perdendo la loro umanità. La loro anima viene sovrascritta, cortocircuitata, cancellata. Ogni volta che ci si siede davanti a uno schermo incandescente si è soggetti all’ipnosi.

Si diventa inconsciamente dipendenti da quella che è la tecnologia di accesso ad un altro mondo di essere e percepire: “un mondo virtuale”.

Kurzweil e quei miliardi di persone che adottano il suo fascino per un’esistenza virtuale, stanno mettendo un grand fardello sul resto della vita. Sono un peso morto imposto alla materia vivente.

Sono ricevitori e trasmettitori di campi energetici distorti – e questi campi inquinano i campi vibratori naturali responsabili della salute e del benessere di tutta la materia vivente.

Le persone che guardano solo in basso “spargono” le loro vibrazioni negative sugli altri nelle loro vicinanze. Questa è una realtà vibratoria.

E quando ciò si aggiunge all’effettiva radiazione EMF (campi elettromagnetici) emanata da ciò da cui sono dipendenti, i ritmi circadiani della biosfera vengono sommersi da un pervasivo smog elettronico.

La risonanza di Schumann (7,86 Hertz) che mantiene l’equilibrio dell’ambiente naturale, compresi gli esseri umani, la fauna selvatica e la vita vegetale, viene messa in secondo piano, mentre le frequenze di radiazione sintetica irradiate dalle torri e dai trasmettitori 3,4,5G diventano il campo energetico predominante.

Un campo di tensione che viene disperso e accentuato dalle piccole bombe a orologeria tascabili da cui circa il 95% di coloro che vivono e lavorano nelle società occidentali, non possono sopportare di separarsi.

Quando il tuo migliore amico è una macchina, cadi facilmente vittima dei suoi poteri.

La storia d’amore dell’uomo con la tecnologia si è intensificata col passare dei decenni. C’è sempre stato un fascino per ciò che sembra rendere la vita quotidiana più navigabile e più ‘conveniente’.

Ma il prezzo da pagare per le scenografie digitalizzate sempre più high-tech e ‘irriparabili’ dell’era moderna, è troppo alto. Non possono essere semplicemente liquidati come qualcosa di cui “non si può fare a meno”.

Cibo, acqua, vestiti, riparo e medicine appartengono a quella categoria, ma non le tecnologie di convenienza che uccidono.

Noi umani non siamo macchine. Abbiamo corpi fisici sensibili, cervelli sorprendentemente brillanti e squisiti poteri di percezione e spiritualità.

Il ruolo della macchina è quello di sostenere questa condizione, non di prevaricarla. Accentuare un creativo senso di proporzione e reattività “a misura d’uomo” nella vita quotidiana.

I multiformi giocattoli tecnologici di oggi sono stati resi arma. Sono nati dalla ricerca e dallo sviluppo militare. Sono stati concepiti e progettati come armi intenzionali e al contempo strumenti di sorveglianza.

Arrivano a noi senza avvertenze per la salute, a parte qualche piccola stampa precauzionale, meno ovvia di quella associata ai giocattoli di plastica.

I bambini vengono spinti ad entrare in relazioni a lungo termine con questi giocattoli tossici ed elettromagnetici, e con i mondi virtuali in cui attirano i loro proprietari, come falene alla fiamma.

Sono accessori militari, addolciti e addomesticati in strumenti di tortura “amichevoli“. Armi silenziose che distorcono in modo seducente la divina condizione umana.

Ora cominciamo a vedere i terribili risultati dell’aver adottato una fede così cieca nel falso dio con un occhio solo chiamato “progresso“, con la sua promessa faustiana di portarci sempre più vicini alla terra promessa della perfezione tecnologica.


La trasmutazione di esseri umani caldi, spontanei e creativi in sterili cyborg senz’anima.

Questa è l’agenda di Kurzweil, Zuckerberg, Gates e Schwab per il futuro dell’umanità; questi oscuri agenti del genocidio dell’anima umana.

Quindi custodite con la vostra stessa vita, le vostre preziose anime in grado di rispondere. Non lasciate mai che vengano schiavizzate tecnologicamente. Date loro il vero respiro di cui hanno bisogno per farsi conoscere da voi.

Perché solo la vostra anima conosce la vera direzione verso la Terra Promessa.


Traduzione: M.Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net


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