Alla lista dei lupi vestiti da agnello, possiamo aggiungere anche lui: Pasquale Bacco. Ieri in prima linea nel contrastare la falsa narrazione pandemica; oggi in prima linea nel sorreggerla affermando che il virus influenzale di ieri è "mutato" e ora addirittura "ucciderebbe" tanto da richiedere; "casualmente", la fine delle manifestazioni contro il regime di Draghi. Quello al quale stiamo assistendo è un vecchio e ormai consumato inganno perpetrato dalla massoneria. Sicuramente molti di voi hanno notato come negli ultimi tempi i salotti del regime siano popolati da personaggi quali Freccero, Santoro, Giordano, Cacciari o altri ancora. Ognuno di loro ha dedicato la sua carriera alla realizzazione di questa società distopica totalitaria che sta opprimendo l'umanità da più di un anno e mezzo.
Questi personaggi hanno passato la loro vita a tessere le lodi della dittatura dell'Unione europea e della sua moneta finanziaria, l'euro, che ha dato vita ad una deindustrializzazione senza precedenti dell'economia italiana. Altri ancora non hanno nemmeno mai nascosto la loro appartenenza a logge massoniche. Ora improvvisamente questi personaggi che hanno passato decenni a servire la causa del mondialismo si ritrovano a parlare di Grande Reset e non lo fanno in qualche luogo confinato nella sfera dei social. Lo fanno sugli schermi televisivi nazionali che sono nelle mani di quei poteri che vogliono ad ogni costo la realizzazione del Grande Reset di Davos. Appare evidente che c'è qualcosa che non torna in tutto questo, a meno che non si voglia credere che tutti insieme, magicamente, coloro che ieri erano devoti alla causa della massoneria oggi si siano riscoperti improvvisamente contro il disegno autoritario delle logge.
A questo proposito, il caso di Bacco ci aiuta a comprendere come funziona questa strategia. Il potere assegna a determinati soggetti il ruolo di figure antisistema. Queste figure esprimono e ripetono quei concetti che molti dissidenti vogliono sentirsi dire e così si conquistano istantaneamente la fiducia di alcuni che cercano una via di fuga, o meglio un punto di riferimento contro il regime. L'esca così viene gettata e diversi ingenuamente abboccano. Una volta che l'aggancio ha avuto esito positivo, successivamente questi personaggi rimuovono la falsa maschera di dissidenti per tornare a mostrare il loro vero volto di agenti completamente al servizio del sistema.
La lezione che possiamo apprendere da tutto questo è la seguente. Non è sufficiente che qualcuno parli contro il Grande Reset per essere veramente contro il Grande Reset, soprattutto se chi lo fa ha passato una vita al servizio di quegli ambienti che, tra l'altro, continuano a dargli ospitalità. Per comprendere chi è lupo e chi è agnello, dovremmo provare a seguire la via che indicò Gesù. Dovremmo essere "prudenti come serpenti e semplici come colombe".
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