Chakra: 7 fantastici centri energetici

La cultura orientale ci parla dei chakra, ovvero centri energetici situati nel corpo umano. In essi confluiscono aspetti biologici e psicologici su come ci relazioniamo a tutto quello che fa parte della nostra vita; grazie al loro equilibrio, troviamo la via per il benessere.


Secondo l’induismo, l’equilibrio dei chakra si raggiunge in funzione di come ci relazioniamo a noi stessi, alle altre persone, alla natura e al divino. Quando sono sbilanciati, invece, si manifestano problematiche a livello personale e sociale.

È importante sapere che ogni chakra è relazionato a un colore, a un punto del corpo e a un suono, che ne favoriscono l’equilibrio e l’attivazione quando si medita. Vi parliamo di ciascuno di questi meravigliosi centri energetici.

“Niente si esaurisce finché non ci ha insegnato tutto quello che avevamo bisogno di imparare.”
-Pema Chödrön-
Primo chakra: chakra della radice
Nome: Muladhara.
Colore: Rosso.
Elemento associato: Terra.
Punto: Base della colonna.
Suono: LAM.
Muladhara

Questo chakra è relazionato al supporto a livello biologico, psicologico e relazionale. Dunque, questo centro riguarda il legame fra i gruppi di persone e con le nostre radici. Le parti del corpo a esso associate sono gambe, piedi, sistema immunitario, colonna e ossa.

È il primo centro energetico che sviluppiamo e quello che sorregge tutti gli altri. Mediante esso, ci districhiamo nelle relazioni con la natura, con gli altri e con noi stessi. Inoltre, è profondamente connesso all’energia dei nostri antenati, che possono aiutarci nei momenti più difficili.

A livello psicologico è relazionato alla sicurezza, alla difesa e alla capacità di soddisfare i bisogni. Questi aspetti favoriscono il sostengo, poiché riguardano la forza e la protezione, l’apprendimento e le credenze dei gruppi di appartenenza.

Uno squilibrio di tale chakra potrebbe essere dovuto a disfunzioni associate alla mancanza di sostegno. Per esempio, disturbi del sistema immunitario, mal di schiena e dolore alle gambe. E, a livello psicologico, può essere relazionato a disturbi inerenti lo stato d’animo, come la depressione e l’ansia.

Per mantenerlo in equilibro, dobbiamo essere coscienti del modo in cui ci relazioniamo alle nostre radici, per esempio, il modo in cui ci rapportiamo alla famiglia e alle credenze apprese. Possiamo contribuire a mantenerlo in equilibrio mediante la meditazione.

“Nella meditazione, lasci la superficie per andare in profondità. Prendi coscienza di un livello dell’esistenza al di sotto e al di là dell’attività frenetica dei pensieri.”
-Ulrich Ott-
Chakra 2: il meraviglioso modo di relazionarci con ciò che ci circonda!
Nome: Svadhisthana.
Colore: Arancione.
Elemento associato: Acqua.
Punto: Dalla parte bassa dell’addome fino all’ombelico.
Suono: VAM.
Svadhisthana

È relazionato alle dinamiche che mettiamo in atto con gli altri, con la natura e con noi stessi. Riguarda, dunque, la nostra visione del mondo. È vincolato alla creatività, alla gestione economica, all’etica e alla sessualità. In altre parole, al modo in cui creiamo vincoli e interagiamo.

A livello corporeo interessa principalmente gli organi sessuali, l’intestino, la vescica e le vertebre. Uno squilibrio di questo centro energetico, pertanto, è associato a disturbi che colpiscono questi organi e ossa. A livello psicologico, lo squilibrio riflette aspetti come affetto, pressione, mancanza di soddisfazione, impulsività e percezione che il mondo sia piatto.

Per mantenerlo in equilibrio, possiamo prestare attenzione al nostro Io creativo, al modo in cui gestiamo la nostra economia, alla capacità di metterci nei panni altrui e al modo in cui comunichiamo. Per attivarlo, è utile la meditazione.

Chakra 3: il potere personale!
Nome: Manipura.
Colore: Giallo.
Elemento associato: Fuoco.
Punto: Plesso solare.
Suono: RAM.
Manipura

Si tratta del chakra dell’autostima, è relazionato all’intenzione, alla coordinazione e al controllo. Riguarda il nostro Io e la nostra personalità.

Gli organi associati sono stomaco, fegato, reni, pancreas, ghiandole surrenali e la parte centrale della colonna. Quando non è in equilibrio, si manifestano paura, intimidazione, anoressia o bulimia, artrite e indigestione cronica o acuta.

Per quanto riguarda le manifestazioni emotive, è uno dei chakra vincolati a fiducia e cura di se stessi e degli altri e all’assumersi la responsabilità di fare delle scelte. Quando non è equilibrato, sorgono problemi inerenti a questi aspetti. Per equilibrarlo, è utile la meditazione, connetterci con la nostra forza interiore e visualizzare quello che vogliamo davvero.

“La misura di ciò che siamo è ciò che facciamo con ciò che abbiamo.”
-Vince Lombardi-
Chakra 4: l’incredibile potere delle emozioni
Nome: Anahata.
Colore: Verde.
Elemento associato: Aria.
Punto: Centro del petto.
Suono: YAM.
Anahata



È il centro energetico dell’amore incondizionato. È relazionato alla comprensione, all’affetto e al perdono. A livello organico è collegato a cuore, polmoni, spalle, braccia, sistema circolatorio e diaframma. Dunque, le disfunzioni fisiche riflettono problemi a livello circolatorio, asma, cancro al seno, e polmonite.

Le sue manifestazioni emotive sono amore e odio, egocentrismo, solitudine, dedizione e impegno, perdono, compassione, speranza e fiducia. I disturbi emotivi che ne conseguono sono, dunque, dipendenza, confusione, infantilità, insicurezza e incapacità di perdonare e impegnarsi.

“Ama incondizionatamente, non chiedere nulla in cambio. Riceverai moltissimo, questo è un altro discorso, ma sarà un ritorno spontaneo; pertanto, non fare l’accattone: in amore, sii un imperatore. Dona il tuo amore semplicemente, e osserva cosa accade: ti ritorna moltiplicato mille volte.”
-Osho-
Chakra 5: la volontà
Nome: Vishudda.
Colore: Azzurro.
Elemento Associato: Etere.
Punto:  Gola.
Suono: HAM.
Vishudda

Il chakra 5 è quello della volontà e dell’auto-espressione. Fra gli organi coinvolti in questo centro energetico sono la gola, la tiroide, la trachea, le vertebre cervicali, la bocca, l’ipotalamo, i denti, le gengive. Le disfunzioni fisiche riguardano, dunque, problemi in queste aree, per esempio raucedine o disturbi tiroidei.

Emotivamente è relazionato a scelta, espressione, fede, conoscenza, giudizio, critica, dipendenza e conseguimento delle mete. È vincolato, dunque, alla capacità di esprimere quello che si prova, di prendere decisioni ed elaborare delle motivazioni. Quando non è equilibrato, compromette la capacità di giudizio e genera difficoltà a comunicare e a operare delle scelte.

“Chi ha la volontà, ha anche la forza.”
-Menandro-
Chakra 6: il potere della mente
Nome: Ajna.
Colore: Viola.
Elemento associato: Luce.
Punto: Il centro della fronte.
Suono: OM.
Ajna

Questo meraviglioso centro energetico è connesso alla saggezza, all’intuizione e alla percezione. A livello fisico è relazionato a sistema nervoso, occhi, orecchie e naso. In caso di squilibrio, possono verificarsi problemi quali disturbi neurologici, cecità, sordità e problemi di apprendimento.

Psicologicamente si manifesta nel modo in cui valutiamo noi stessi, verità, intelligenza emotiva e tolleranza verso le idee altrui. In altre parole, coinvolge la facoltà di valutazione elle proprie credenze e attitudini, l’introspezione e la capacità di giudizio. Se è squilibrato, manifestiamo problemi in questi aspetti.

“Sii felice perché qualsiasi luogo è qui e qualsiasi momento è adesso.”
-Buddha-
Chakra 7: la connessione spirituale
Nome: Sahasrara.
Colore: Bianco.
Elemento associato: Pensiero.
Punto: Al di sopra della testa, sulla fontanella.
Suono: Silenzio.
Sahasrara

È il centro energetico dello spirito, del trascendente, il chakra dell’energia fra mente, corpo e spirito. È relazionato alla fiducia, alla generosità, alla visione globale, alla fede, all’ispirazione e alla devozione. Quando non è in equilibrio, si possono produrre disturbi a livello energetico e una sensibilità estrema ai fattori ambientali.

“Sarai tu stesso a procurarti motivi di affanno, ora affidandoti alla speranza, ora abbandonandoti alla disperazione.”
-Seneca-
Per rivitalizzare i nostri chakra, possiamo meditare e, di conseguenza, favorire una profonda connessione con noi stessi. Per facilitare la pratica e l’equilibrio dei chakra, possiamo anche concentrarci sui colori, sui suoni, sugli elementi e sui punti del corpo di ciascun di essi. Ci sarà di aiuto anche visualizzare l’equilibrio che vogliamo ottenere e realizzare pratiche salutari a livello fisico ed emotivo.

Possiamo ascoltare il nostro corpo e la nostra mente per sapere quali chakra non sono equilibrati e cercare di giungere a uno stato di pienezza. Si tratta di fare attenzione ai nostri problemi e cercare di risolverli. La meditazione potrebbe aiutarci a connetterci e a trovare una via d’uscita.

Secondo la cultura orientale, la calma si raggiunge prendendosi cura di questo flusso di energia. Una misura che permette la crescita personale e dalla quale si può apprendere passo dopo passo a raggiungere un’armonia mediante una connessione profonda. Prestare attenzione ai propri chakra è una fonte di auto-conoscenza. Dobbiamo imparare da noi e dal nostro ambiente circostante, cercando un equilibrio energetico poiché, come disse Henri Frederic Amiel, “il tuo corpo è il tempio della natura e dello spirito divino. Mantienilo sano, rispettalo, studialo, concedigli i suoi diritti”.


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