Quante volte l’ho ripetuta a me stessa questa frase, quando mi trovavo davanti una persona che mi faceva arrabbiare, mi dicevo “mantieni la calma… conta fino a dieci” e poi puntualmente, mi ritrovavo a litigarci, a perdere tempo e a volte anche la salute.
Salute a parte… si fa per dire, a volte, mi è capitato di restarci parecchio male per qualche litigio o conflitto, che è poi sfociato nella rottura della relazione, sia amicale che parentale. Più si conosce una persona, più si dovranno, quindi, cercare di evitare litigi perenni che distruggono tutto.
Le liti sono come un fiume in piena, un concentrato di aggressività repressa, in alcuni individui è facile che tale aggressività venga fuori con maggior facilità, rispetto ad altri più miti, ma non è detto che i più calmi non reagiscano… a volte, anche peggio dei “nervosi”.
Litigare è un’attività ostracizzata nella società civile, ma nonostante tutto le persone litigano… continuamente. Il motivo è semplice, grazie a dei piccoli “fraintesi” ci si applica per ore. I motivi che scatenano una crisi, sono spesso molto poco importanti e dimostrano come certe persone, purtroppo, cerchino solo una causa scatenante.
Come dicevo, più si conosce una persona, più il litigio potrà essere non distruttivo per la relazione stessa, ma per i rapporti più superficiali, la cosa si complica. Esiste una linea invisibile, che demarca il confine confidenziale, che dovrebbe limitare certe parole e non consentire certi gesti. Capita, in questo modo, che si distruggano rapporti che potevano diventare importanti o perdere contatti con persone che conoscevamo da anni.
Come possiamo allora arginare le liti e vivere, appunto, una vita più serena? Il primo passo da fare, a mio avviso, è cercare di mantenere la calma; ogni lite ha un inizio, una fase acuta e una fine, ed è soprattutto nella fase acuta dobbiamo mantenere più lucidità possibile.
Dovremmo tacere alle offese, alle provocazioni… è difficile lo so, sopratutto quanto il nostro nemico non è dietro un monitor (le maggiori liti infatti per questo ora avvengono attraverso i social network, perché caricano meno emotivamente le persone) e lo vediamo “imprecare”contro di noi. Superare questa fase, vuol dire aver già risolto il problema al 50%.
Un’altra cosa da fare è cercare di trovare un punto in comune con l’altro, ovvero, nelle argomentazioni che propone, trovare un filo conduttore che avvalori anche il nostro pensiero. Questa tecnica non solo ci rende più brillanti, ma spiazzerà il nostro avversario che dovrà necessariamente fare un passo indietro.
Non essere orgogliosi, inoltre, nel momento in cui vediamo un minimo segnale di resa da parte dell’altro e andargli incontro. Questo faciliterà il ricongiungimento delle parti. Trovare un accordo, fare pace insomma… Magari, non vi interessava nemmeno più di tanto avere contatti con quella persona, ma almeno avrete evitato il rischio di subire diffamazioni e insulti vari… poi, un giorno magari la stessa persona potrà pure diventarvi amica! Tutto è possibile.
Articolo di Enza Angela Massaro
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